Nel 1516 esce la prima edizione dell’Orlando furioso, scritto da Ludovico Ariosto, che avrà poi altre 2 edizioni, l’ultima delle quali pubblicata nel 1532. La prima edizione, scritta in volgare emiliano, era composta da 40 canti, mentre l’ultima segue le regole e le indicazioni di P. Bembo.
Forse avrete sentito parlare o vi sarà capitato di leggere l’Orlando innamorato e sicuramente vi sarete chiesti se tra queste due opere esista un legame. Bene, vi trovate nell’articolo che vi risponderà a questa domanda. Matteo Boiardo, autore dell’Orlando innamorato e Ludovico Ariosto erano amici e quest’ultimo si prende l’incarico di continuare la prima opera dopo la morte del suo amico.
Boiardo muore senza poartare a termine la grande opera costruita secondo il filone dell’amore. Anche se Ariosto continua l’Orlando innamorato, ci sono delle differenze tra i due poemi. Il secondo, il Furioso, porterà con sè delle novità che andremo ad analizzare insieme passo per passo.
Le novità nell’Orlando furioso:
- un poema costruito su più filoni che si intrecciano fino alla fine: l’amore e la guerra;
- la comicità;
- presenza di molti elementi magici.
Proviamo ad analizzare insieme queste 3 novità e partiamo proprio dai filoni principali. Come menzionato prima, il poema si apre con la guerra dei Cristiani contro i Saraceni di Spagna nell’VIII secolo. Anche se ci sono elementi storici e date precise, l’autore narra vicende in gran parte fantastiche. L’autore ci parla poi delle vicende amorose di Orlando e Angelica e Ruggiero e Bradamante. Ludovico Ariosto riesce quindi a mantenere sempre alta l’attenzione del lettore grazie alla tecnica dell’intreccio.
Per quanto riguarda l’ironia, questa domina sull’intera opera. Il comico è quindi utilizzato per esprimere le considerazioni personali sulla vita, ma anche sugli errrori degli uomini che sono sempre alla ricerca di qualcosa che non trovano. Del resto, Ariosto utilizza l’ironia anche verso se stesso, poiché nel descrivere la follia di Orlando, allude anche al sentimento che lo lega alla sua donna, Alessandra Benucci.
Ho accennato anche agli elementi magici che sono molto importanti in quest’opera. Gli elementi sovrannaturali, oltre ad avere lo scopo di intrattenimento, rappresentano anche dei filtri per la particolare visione del mondo di Ariosto. Per questo motivo, molte delle vicenze narrate sottintendono una lezione morale. Anche se non sembra, Ludovico Ariosto, non era affatto interessato, nella vita reale, alla stregoneria o all’occultismo.
Passiamo ora al personaggio principale dell’opera; si, avete capito bene, parliamo proprio di Orlando. Perché Orlando Furioso? Perché, campione dei paladini cristiani, ama Angelica che non corrisponde il suo amore. Orlando si illude che possa riuscire a cambiare i sentimenti dell giovane donna, che però era innamorata di Medoro. Per gelosia, Orlando si trasforma in una bestia che semina morte e distruzione per il mondo. Secondo lui Angelica lo tradisce e da qui Orlando perde il senno e impazzisce completamente.
Secondo voi, Boiardo pensava che la sua opera potesse mai prendere la strada che ha intrapreso Ariosto? Forse no, però Ariosto è riuscito a creare un’opera di grande successo nel Rinascimento.
Vorrei soffermarmi sulla pazzia di Orlando. Non pensate che l’autore dell’opera volesse narrare una realtà tramite il suo personaggio? Forse anche in realtà, ai nostri giorni, un amore non corrisposto può portare alla pazzia o forse alla despressione. Molti giovani, ma non solo, non sanno gestire i propri sentimenti, non riescono a comunicare e quindi il sentimento amoroso, che dovrebbe essere un’esperienza bellissima, si può trasformare in un sentimento doloroso.
Voi cosa ne pensate degli amori che fanno soffrire o delle persone che diventano ossessionate dalla persona amata? Credo che i giovani di oggi non hanno coraggio di parlarne e questo è il motivo principale della depressione e di molti altri problemi che nascono da un amore. Leggendo quest’articolo puoi anche ascoltare la canzone di Nek, ispirata forse proprio dalla Laura di Petrarca.
Se ti è piaciuto quest’articolo puoi vedere cliccando qui come ha vissuto il suo amore il grande Petrarca.