Autore: Ramona-Alessandra Felea
Traduzione: Valentina Leonte
Le donne del Medioevo erano molto diverse rispetto alle donne dei nostri giorni, loro non avevano l’autonomia di oggi, il potere decisionale e neanche il diritto alle aspirazioni personali. Nei casi più sfortunati le donne erano trattate come delle schiave. Tuttavia, cosa succedeva quando la giovane schiava era in realtà un’odalisca e le donne la elevavano al gradino più alto della società in cui vivevano? Cosa succedeva quando lei diventava la preferita del sultano? Nasceva il Sultanato delle Donne.
Le sultane più impressionanti dell’Impero Ottomano si distinsero non solo per la loro bellezza, ma anche per la loro intelligenza e astuzia.
Conosciamo le donne del Sultanato:
1. Sultana Hurrem (Roxelana): 1500/1505 – 1558
Il sultanato delle Donne comincia con la rimarcabile Hurrem, moglie di Solimano I (Kanuni). Si dice che avesse una personalità interessante ed era molto brava a raccontare storie. Con queste due qualità avrebbe conquistato il cuore del sultano che l’ha sposata, anche se quest’abitudine ancora non esisteva. È diventata anche consigliere del marito per gli affari di stato. Roxelana ha ricevuto lo status di madre-sultana (valide-sultan) nel 1534 e ha preso parte in modo attivo nella politica interna ed estera, avviando varie azioni di beneficienza (la costruzione di alcune moschee, un ospedale femminile, una mensa ecc.)
2. Sultana Mihrimah: 1522 – 1578
La storia ci racconta che la mela non cade mai lontana dall’albero e la principessa Mihrimah (“La luce della luna”) ha dimostrato questo, prima di tutto essendo donna. Fu l’unica principessa famosa della coppia ottomana e sposò il Gran Visir Rustem. Anche se hanno avuto un matrimonio infelice, lei è diventata
una delle più importanti figure del Sultanato delle Donne. Ereditando le abilità da sua madre, Mihrimah diventa consigliere politico di suo padre. Oltre ciò, lo accompagna in spedizioni sull’intero territorio dell’ Impero Ottomano, in più si occupa delle relazioni con i vari leader dell’Europa occidentale in termini di governo dello stato. Era appassionata delle arti, sponsorizzando diversi progetti di architettura.
3. Sultana Nurbanu: 1525 – 1583
Fu la moglie di Selim II e la mamma del sultano Murad III. Come le sue predecessore, è diventata consigliere del sultano, che prendeva in considerazione i suoi consigli, ammirando il potere decisionale della donna. Il modo in cui divenne madre-sultana è decisamente sconcertante. Alla morte del marito, il principe si trovava a Manisa (in passato lì c’era la cosiddetta “scuola dei principi”). Nurbanu ordinò di tenere nascosto il decesso del marito fino all’arrivo di Murad, affinché i rivali (figli di altre odalische haseki) non riuscissero ad occupare il trono.
Come valide-sultan, Nurbanu ebbe una grande influenza, diventando amica di corrispondenza con Caterina De’Medici, la regina della Francia di quel periodo. Divenne famosa anche per la bella relazione che ebbe con Safiye, sua nuora.
4. Sultana Safiye: 1550 – 1619
Concubina di Murad III, Safiye ha ottenuto il suo posto nel Sultanato delle Donne grazie al potere decisionale che ha avuto davanti al sultano, ma anche grazie al fatto che per 18 anni, Murad III, ha avuto una vita monogama insieme a Safiye, cosa assai insolita per un padishah. Più tardi, con suo figlio salito al trono, la sultana diventò una delle più potenti valide-sultan, governando l’Impero. La donna seguiva una politica filo-veneziana e corrispondeva con Elisabetta I d’Inghilterra.
5. Sultana Handan: 1576 – 1605
Madre di Ahmed I, diventò madre-sultana grazie alla giovane età che aveva allora suo figlio, potendosi occupare, in questo modo, della guida dell’Impero insieme al tutore Mustafa Efendi. Handan fu un intermediario tra gli officiali e suo figlio e durante la vita di Mehmed III, lo convinse a non diminuire gli stipendi degli impiegati del palazzo.
6. Sultana Halime: 1571 – 1623
La prima moglie di Mehmed III, ha visto suo figlio sul trono solo nel 1617. Ha avuto due brevi regni disastrosi perché soffriva di problemi di salute mentale. Halime ottenne un posto importante nel Sultanato delle Donne perché ebbe un potere di persuasione molto forte, desiderosa di essere un giorno madre-sultana.
7. Sultana Kosem: 1589 – 1651
La Sultana Kosem, conosciuta sotto il nome di Anastasia, era di origine greca ed è diventata l’odalisca preferita del sultano Ahmed I. Ha vissuto nell’Impero Ottomano durante il regno di sei sultani e dopo la sua morte fu riconosciuta come Madre Martire. Fu la compagna di Ahmed, con il quale ebbe molti figli e molte figlie. Fece sposare queste ultime con persone influenti per consolidare le alleanze dello stato. Fu reggente tre volte per i suoi figli e anche per un nipote. La straordinaria vita della sultana trovò la fine per ordine della sultana Turhan, sua nuora.
8. Sultana Turhan: 1627 – 1683
La consorte di Ibrahim I e madre di Mehmed IV, a differenza delle sue predecessore, odiava suo marito. Dopo la morte di Ibrahim, Kosem diventò reggente di suo nipote (Mehmed) perché Turhan era troppo giovane ed ignaro delle questioni politiche. Tuttavia, la situazione cambiò rapidamente, poiché l’ambizione della giovane sultana la elevò ai ranghi della gerarchia. Lei ereditò un impero quasi caduto, crivellato di crisi e guerre. Con la sua morte finì anche il Sultanato delle Donne.
Le sultane sopra menzionate si distinsero per il fatto di non essere state solo mogli, piaceri dei sultani, ma per il fatto di essere state persone politiche importanti.
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Fonti:
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