IL BUCO (2019) – lo specchio della società del XXI secolo

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Traduzione: Leonte Valentina

L’azione di The Platform, o IL BUCO ha come elemento principale una piattaforma ed è una produzione spagnola lanciata nell’autunno del 2019, creata da Galder Gaztelu-Urrutia. Durante i circa 94 minuti del film, l’azione si svolge in una prigione verticale soprannominata “El hoyo” (il buco in italiano).

Formata da centinaia di piani, questa prigione distribuisce 2 prigionieri per piano, che devono vivere insieme per ben 30 giorni, dopo di che vengono trasferiti in altre celle, con altri prigionieri.

🎬Il punto forte: la piattaforma del cibo.

Il punto forte di questa prigione è che le persone ricevono i pasti attraverso una piattaforma che ha una quantità enorme di cibo all’ultimo piano. Però, scendendo ai piani inferiori del carcere, questa si ferma ad ogni piano per un periodo di tempo prestabilito.

Tutto ciò fa diminuire la quantità di cibo per le persone che si trovano al primo piano. Inevitabilmente, questo sistema porta a litigi tra i detenuti, perché le persone che si trovano ai piani superiori mangiano senza avere un limite, mentre le altre riescono a mangiare solo i resti.

🎬L’inizio della storia del BUCO.

Tutta la storia comincia quando Goreng (il personaggio principale) si sveglia in una cella di cemento marcata con il numero 48 e con un collega soprannominato Trimagasi. Quest’ultimo spiega a Goreng come funziona il “Pozzo” (chiamato così dai prigionieri), precisando che, se qualcuno cerca di mettere da parte del cibo che si trova sulla piattaforma, la temperatura della cella diminuisce o cresce, arrivando a dei valori fatali per la vita.

Un’altra cosa importante da non dimenticare è che ogni detenuto può portare con sé un oggetto prima di arrivare in prigione. Goreng sceglie una copia di “Don Quijote”, mentre Trimagasi sceglie un coltello che non si corrode.

🎬Perché si trovano in prigione?

Durante i 30 giorni, Trimagasi svela che quando fu distribuito al livello 132, lui e il suo ex collega di cella, per procurarsi del cibo, hanno ucciso un uomo caduto da un livello superiore. Oltre questo, Goreng, sempre in quei 30 giorni, si offre volontario per vivere 6 mesi nel carcere per ricevere un diploma.

Questi (il fatto che Trimagasi sconta una condanna di un anno per omicidio e Goreng si offre volontario) sono i motivi per i quali i due si trovano in questa prigione. Nel primo mese i due diventano amici e nel primo giorno di rilocazione, Goreng si ritrova legato al suo letto. I due sono stati trasferiti al livello 171, dove la piattaforma arrivava di solito vuota. Arrivati qui, Trimagasi avvisa Goreng che lo mangerà se il cibo non sarà abbastanza.

Nell’ottavo giorno del mese, nella seconda cella, Trimagasi, così come promesso, mangia il piede di Goreng, ma viene ucciso da Mihau, la donna che era alla ricerca di sua figlia.

Miharu taglia, a sua volta, dei pezzi di carne di Trimagasi per assicurare del cibo a lei e a Goreng. Quest’ultimo cerca di ricevere più dettagli riguardanti la figlia di Miharu, ma lei decide di non dirgli niente e torna sulla piattaforma. La notte prima del trasferimento ad un altro piano, Goreng è perseguitato dal fantasma di Trimagasi, che lo minaccia dicendogli che non si sbarazzerà mai della sua presenza.

Dopo la seconda ripartizione, cioè nel terzo mese, Goreng si sveglia al livello 33 insieme ad una donna di età media: Imoguiri e il suo cane: Ramses II. Goreng la riconosce, era proprio la donna che lo ha interrogato prima di essere mandato nella prigione.

Imoguiri spiega a Goreng che ha scoperto di avere il cancro in fase terminale e che si è offerta volontaria per trovare un rimedio. La donna, dopo le esperienze vissute ai vari livelli, limita la sua porzione di cibo e cerca di convincere anche i colleghi del piano 34, ma invano.

Le prime due settimane passano abbastanza velocemente, ma Goreng comincia a minacciare gli altri che se non ascoltano Imoguiri, farà i bisogni sugli alimenti. Una minaccia piuttosto orrenda.

Imoguiri sostiene che esistono 200 livelli in totale, di conseguenza Goreng si sveglia al piano 202 e scopre che la donna si è impiccata. Ricordando i suggerimenti dei suoi ex colleghi, Goreng cerca di sopravvivere.

🎬All’inizio del quinto mese, Goreng viene trasferito al sesto livello.

Il suo nuovo compagno si chiama Baharat e cerca di arrivare al piano superiore per sopravvivere, ma non ci riesce. Goreng quindi presuppone che ci siano 250 livelli in totale e cerca di convincere Baharat ad andare sulla piattaforma insieme a lui e condividere il cibo per far sì che tutti possano sopravvivere. Il piano è di mantenere il cibo fino al livello 50 e  di condividerlo con le altre persone chiuse nelle celle.

Il saggio Brambang decide di inviare insieme agli altri un messaggio all’amministrazione del Pozzo, un messaggio simbolico, cioè lasciare un cibo intatto. Scelgono di non mangiare la panna cotta.

Durante i viaggi tra i piani, Goreng e Baharat dividono il cibo anche agli altri, attaccando quelli che si oppongono al loro piano. Attraverso i piani incontrano di nuovo Miharu, che lotta con due detenuti, ma alla fine muore.

Goreng e Baharat continuano a scendere, arrivando fino al piano 333, dove la piattaforma si ferma. A questo punto Goreng vede una bambina (la figlia di Miharu, nascosta sotto un letto) e decide di nutrirla con la panna cotta che doveva essere il messaggio per l’amministrazione.

🎬Goreng si addormenta e sogna Baharat che gli dice che la bambina potrebbe essere il messaggio.

Il giorno seguente, trova Baharat morto a causa di gravi ferite. Goreng prende la bambina e corre verso la piattaforma. Scendono fino al fondo del buco e qui Goreng ha allucinazioni con Trimagasi che gli dice: “il messaggio può arrivare all’amministrazione da solo, non c’è bisogno che lo porti tu”. Il film si conclude con Goreng che scende dalla piattaforma insieme a Trimagasi e tutti e due si voltano per osservare come la bambina risale sulla piattaforma.

 

 

Secondo alcune recensioni, il film IL BUCO, ha ottenuto più visualizzazioni durante la pandemia di COVID-19. Sam Jones, dal The Guardian, afferma che il film è “una parabola perfetta per la vita in tempi di pandemia ed è un’investigazione dettagliata del modo in cui una crisi può esporre non solo la stratificazione della società umana, ma anche l’egoismo esistente nel nostro DNA“.

L’articolo THE PLATFORM o IL BUCO, si può leggere anche in rumeno

Fonti:

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