Come semplici individui di questo mondo abbiamo tutti dei momenti in cui la nostra mente inizia a volare in altre direzioni seguendo Alice nel Paese delle Meraviglie e vivendo lì una nuova avventura come se fosse l’ultima. Ma se la nostra mente inizia a volare con la fantasia, questo significa sognare oppure vivere la realtà?
Per quanto tempo è per sempre?
A volte, solo un secondo. (Alice e Bianconiglio)
Possiamo parlare di sogno e realtà in diversi contesti, ma qual’è la differenza tra i due concetti?
Sogno e realtà – filosofia
Il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer nel suo libro “ Il mondo come Volontà e Rappresentazione” cerca di dare una definizione e una risposta a questa domanda usando una similitudine.
Esiste una differenza tra i due concetti e questa si ritrova nel momento del risveglio. Quando si tratta di sogni, esiste una connessione tra il sogno lungo e il sogno breve. Il primo, che potrebbe essere interpretato come la vita stessa, presenta alcune connessioni secondo il principio di ragione sufficiente. Vale a dire che ci vengono presentate immagini e momenti di una vita che forse in quel momento sentiamo la necessità di vivere. Sostanzialmente non è un desiderio, bensì una necessità.
Al momento del risveglio interviene anche la memoria in gioco. Quanti sono i sogni di cui ci ricordiamo la mattina dopo? Non molti. Questo è perfettamente normale e varia da persona a persona: la cosiddetta “rammemorazione onirica” – ovvero la capacità di ricordare i sogni – è una delle grandi capacità che gli individui hanno e rende ogni individuo unico. Ognuno di noi ricorda in media due sogni a settimana, ma alcuni riescono a ricordarne fino a sei nella stessa notte, mentre altri non ne ricordano nemmeno uno. Solitamente le persone che riescono a ricordare i propri sogni hanno dei risvegli che durano circa due minuti, tempo in cui passano allo stato di coscienza, ricordando in questo modo le immagini “viste”.
I sogni che facciamo e quelli di cui ci ricordiamo hanno un messaggio ben chiaro. Questi messaggi iniziano ad essere decifrati, ogni sogno rappresentando un momento della nostra vita reale che stiamo affrontando oppure che dobbiamo affrontare. Prendiamo ad esempio un sogno comune e cioè quello del cane. Non a caso viene anche chiamato il miglior amico dell’uomo.
Tuttavia, nel sogno può avere molteplici significati. Il cane rappresenta gli stereotipi di fedeltà, umiltà e lealtà. Di solito, quando sogniamo un cane, può significare che nella vita reale si ha accanto una persona che sta cercando di conferire aiuto in certe situazioni, ma se il cane mostra rabbia, potrebbe indicare che la persona che vi sta accanto mostra in realtà segni di aggressività.
Sogno e realtà – Religione
Nella Bibbia, più precisamente nel Vecchio Testamento, è presente un personaggio che era in grado di interpretare i sogni, grazie all’aiuto di Dio, il suo nome era Giuseppe.
Giuseppe era, tra i dieci figli di Giacobbe, il suo prediletto. Costui lo aveva tenuto lontano dai lavori duri dei campi suscitando in questa maniera la gelosia dei fratelli. Dio lo aveva dotato del potere di interpretare i sogni; uno di questi riguardava i suoi fratelli maggiori chinati davanti a lui come covoni di grano. I suoi fratelli, essendo gelosi, avevano deciso di gettarlo vivo in una cisterna vuota e di venderlo poi come schiavo ad una carovana di Ismaeliti. Dopo un lungo viaggio per arrivare in Egitto, lo portano a loro volta all’egiziano Potifarre, il capo delle guardie del Faraone.
In Egitto, Giuseppe spicca nel suo servizio e acquista la fiducia di Potifarre, che gli affida il governo della sua casa. Accade però che la moglie s’innamora di Giuseppe, lo seduce e lo invita a tradire il marito. Nonostante Giuseppe l’abbia rifiutata, la donna non esita a denunciarlo ingiustamente presso il marito e Giuseppe viene imprigionato. In prigione, con l’aiuto di Dio, riesce ad interpretare i sogni fatti dal coppiere e dal panettiere del Faraone, dicendo al primo della sua liberazione e il ritorno alla corte e al secondo della condanna a morte.
Dopo due anni, il Faraone, fa liberare Giuseppe dalla prigione per suggerimento del coppiere, per interpretare il suo sogno, dato che nessuno dei suoi indovini non era riuscito a dare una spiegazione. Il sogno presentava sette vacche grasse logorate da sette vacche magre e sette spighe rigonfie di chicchi mangiate da sette spighe arse e rinsecchite. Interpretando il sogno con l’aiuto di Dio, Giuseppe preannuncia al Faraone sette anni di grande abbondanza per l’Egitto, seguiti da sette anni di carestia e suggerisce al Faraone di riservare del grano durante il periodo dell’abbondanza, per poi utilizzarlo durante il tempo della carestia.
Il Faraone, rimasto di stucco per l’intelligenza e l’abilità di Giuseppe, ripone in lui la sua fiducia e gli offre la carica di vice-Re d’Egitto, la seconda carica (dopo il Faraone) più importante dell’Egitto.
Sogno e realtà – Arte
Durante la storia, e con l’evoluzione dell’arte, la gente ha iniziato a vedere con i propri occhi le immagini dei sogni che faceva. Un’artista in particolare si è fatto valere per il suo successo nel mostrare una realtà che spesso veniva negata, cioè la realtà dell’inconscio, René Magritte.
La corrente artistica a cui aderisce è quella del Surrealismo, in cui l’artista crea immagini dai toni onirici e situazioni talmente surreali che possono prendere vita solo nei sogni. Due tra i suoi più famosi quadri sono “Les amants” e “Le Jockey perdu” (Il fantino perduto).
La storia dietro il primo quadro è una piuttosto tragica, data dal velo che entrambi gli amanti indossano. Nel 1910, quando trasloca con la famiglia a Châtelet, l’artista René Magritte, allora 14enne, deve far fronte ad un terribile evento: la madre Adeline si suicida gettandosi nel fiume Sambre; il suo corpo viene ritrovato coperto con una camicia da notte che le avvolge il volto.
Questo piccolo dettaglio e terribile fatto, che segna profondamente Magritte, successivamente prenderà vita in alcuni dei suoi più importanti quadri, tra cui “Les amants“.
Grazie ai dipinti di Magritte, ma anche di molti altri artisti, siamo in grado di vedere quello che il nostro subconscio e, rispettivamente, inconscio cercano di comunicarci. I sogni rappresentano il mezzo di comunicazione tra il nostro “io” interiore e l’ ”io” esteriore. I sogni possono diventare realtà, bisogna crederci e non smettere mai di farlo!
In molti cercano di far diventare realtà i propri sogni, per scoprire di più, leggete in questo articolo.
Fonti:
- https://libreriamo.it/arte/rene-magritte-genio-surrealismo-dipingeva-sogni/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_(patriarca)
- https://it.wikipedia.org/wiki/L%27interpretazione_dei_sogni
2 commenti su “Tra sogno e la realtà – un passo verso l’infinito”
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