Traduzione: Beatrice Rădulescu
Gli animali spesso ci forniscono il supporto emotivo di cui abbiamo bisogno e questo può essere facilmente intuíto e osservato. Gli amici quadrupedi diventano spesso terapeuti, svolgono un ruolo importante nello sviluppo e nel recupero dei pazienti, aiutando con uno sguardo mite ed un’anima pura. In questo modo è apparsa l’ippoterapia.
Fino al 2015, la terapia assistita dal cavallo era confusa con l’equitazione. Tuttavia, in quell’anno, la Romania ha ottenuto il primo ippoterapeuta accreditato dall’Associazione Americana di Ippoterapia.
Che cos’è l’ippoterapia?
L’ippoterapia o terapia assistita dal cavallo è una forma moderna di terapia. Anche se ne troviamo la menzione già negli scritti di Ippocrate, le prime organizzazioni che si sono occupate del ramo equino delle terapie sono state fondate solo 50 anni fa.
L’ippoterapia può essere di due tipi: una destinata a risolvere problemi fisici e l’altra a quelli mentali. Si svolge sia sopra che intorno al cavallo attraverso varie attività (accarezzare, spazzolare, nutrire).
Come viene eseguita l’ippoterapia per i problemi fisici?
Per aiutare i pazienti con difficoltà fisiche, l’ippoterapia viene utilizzata per ritrovare la mobilità e l’equilibrio, nonché per re-imparare a camminare (se la persona ha subito una paralisi). Nelle situazioni sopra presentate, insieme al cavallo terapeauta è presente anche un fisioterapista che comprende il movimento del cavallo e crea una serie di esercizi per portare in superficie i migliori risultati del paziente.
Gli incontri di ippoterapia per il recupero fisico aiutano nei casi che presentano carenze come: distrofia muscolare, emiparesi e tono muscolare basso.
Come viene eseguita l’ippoterapia per i problemi mentali?
Sebbene la maggior parte dei terapeuti faccia del proprio meglio per creare una sensazione di benessere per il paziente, questo non è sufficiente. James Rarey diceva che “Un cavaliere non dovrebbe conoscere né paura né rabbia”, fatto che ci dimostra che, a differenza degli altri animali, i cavalli sono molto sensibili al movimento e agli stimoli emotivi, rispecchiando in questo modo il comportamento e le reazioni degli altri. Gli incontri possono migliorare alcuni aspetti, come:
- L’assertività
- Porre le basi e mantenere le relazioni sociali
- L’empatia
- Il controllo delle reazioni impulsive
- Le abilità sociali (consigliamo i seguenti libri con lo scopo di sviluppare le abilità sociali)
- La fiducia in se stessi e la fiducia negli altri.
La terapia assistita dal cavallo aiuta anche ad alleviare i problemi mentali, tra cui l’ADHD (carenza di memoria ed attenzione), la sindrome DOWN (sviluppo del linguaggio), l’epilessia (controllo emotivo e autodisciplina) e l’autismo (integrazione sociale).
L’ippoterapia – un trattamento contro le dipendenze
Negli ultimi anni, il numero segnalato di persone dipendenti da alcool o droghe è allarmante e preoccupante. Queste persone sono spesso viste in una cattiva luce, pochi di noi essendo interessati alla storia che si cela dietro ad una dipendenza. L’ippoterapia può essere ottima per le sessioni di disintossicazione, poiché i pazienti hanno spesso scarsi rapporti con la famiglia e gli altri, il che può rendere difficile la guarigione. La terapia può aiutarli a diventare più benevoli e incoraggiarli ad avere una vita felice e senza vizi.
Che cosa dovremmo prendere in considerazione?
Prima di considerare le sessioni assistite dal cavallo, sia per noi che per una persona cara, dobbiamo pensare se è la decisione giusta. Se si è a conoscenza della presenza di scoliosi o altri disturbi alla colonna vertebrale, si deve consultare prima un medico.
Il tempo
A volte, il tempo è molto importante nello svolgimento del trattamento, quindi gli incontri devono essere programmati in base alle esigenze della persona interessata.
La paura
Sebbene la terapia equina sia nota per alleviare l’ansia, una persona che ha paura di questi animali non si sentirà motivata durante le sessioni. Inoltre, se il paziente ha ricordi spiacevoli con gli animali, possono verificarsi problemi.
Quì puoi leggere questo bell’ articolo in rumeno!