Tatuaggio: pregiudizi invecchiati e miti smantellati

Traduzione: Alexa Nica

I tatuaggi sono diventati una pratica comune tra i giovani, comunque, qua e là, essi sono ancora sconsiderati. Alcuni pensano che siano un modo grottesco per richiamare l’attenzione e di mutilare il tuo corpo per sempre, dicendo che una tale decisione può solamente portare rimpianti, mentre altri ammirano quest’arte viva trasposta sulla propria pelle. Tuttavia, la maggior parte di quelli che scelgono di trasformare il loro corpo così, hanno delle regioni ancora più interessanti del solo “richiamare l’attenzione”.

Il tatuaggio è praticato dai più vecchi tempi.

Il perché del tatuaggio può essere anche religioso o ritualistico. Secondo Historia.ro, fu scoperto il corpo di un uomo, vissuto circa 5000 anni fa, che aveva intorno alle caviglie e ginocchia, righe e ponti, assomiglianti a quelle di un tatuaggio. Un’altra scoperta, questa volta, della mummia di un capo, ha rivelato un corpo ricoperto di disegni rappresentando vari animali fantastici

La pratica similare di altri popoli primitivi marcava un passaggio simbolico dall’infanzia all’adolescenza o alla vita di adulto, per rivelare lo statuto sociale o per mettere quella persona in una certa categoria, la più frequente – assassini e condannati. Essere dichiarato permanentemente mostrava anche chi pagava le tassi in ciò che riguarda gli schiavi dell’Imperio Romano. Altri popoli praticanti erano gli egiziani, i nativi americani, i gruppi di indigeni Ainu, i popoli di Siberia etc., secondo Descoperă.ro.

Ognuno pensa in modo diverso per ciò che riguarda i tatuaggi

Ci sono vari opinioni su questo tema – alcuni vedono i tatuaggi in maniera negativa, altri, positiva, alcuni nemmeno ci pensano. Ultimamente, non ho ricevuto reazioni maliziose, ma sono sicura che ci sono delle persone tatuate che ancora sentono pregiudizi, soprattutto se ne hanno molti e visibili.

Il tatuaggio non indica un certo comportamento o personalità

Certo, può esprimere una parte dall’essenza di quella persona, ma tra questo e giudicarla c’è di mezzo il mare. Un’opinione negativa può essere rapidamente smentita: si può guardare altrove – o, più facile – essere consapevoli del fatto che non sono affari nostri quello che gli altri stampino sul loro corpo. Mi sembra normale che i tatuaggi non facciano per tutti, ma è completamente sbagliato offendere qualcuno.

Ci sono delle persone che non giudicano ma piuttosto ammirano i tatuaggi, ciò che mi rende felice, perché mi rendo conto che le opinioni cominciano a cambiare, questa pratica diventa ancora più comune e, lentamente, normalizzata. Ancora di più, alcuni sono cortesi e pensano prima di toccare (nota bene! – chi si è tatuato spende molto tempo per pulire la zona in modo che essa appaia bella per molto tempo, ed essere toccato da uno straniero senza consentimento non è benvenuto).

Qual’è la storia dietro quel tatuaggio?

Quasi certamente, chi si è tatuato ha ricevuto almeno una volta la domanda “Cosa vuol dire?”. È una domanda normalissima, una certa data, alcune parole o anche un disegno strano possono renderci curiosi. Personalmente, questo tipo di domande mi stupiscono sempre per due ragioni che si completano una all’altra. Uno sarebbe che non so come spiegare alla persona che domanda che non voglio dirgli la storia del mio tatuaggio.

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Non si tratta affatto di una storia di vita e morte, ma del desiderio di mantenere alcune cose secreti per me. Al di là di tutte le volte che ho cercato di spiegare, ho osservato che mi sento a disagio per le reazioni degli altri alla mia spiegazione. La più comune è quella di meraviglia, e la peggiore è che sono stata presa in giro quando ho offerto una spiegazione letteraria del tatuaggio.

La pressione di avere un tatuaggio con significato

Un altra cosa è ancora più stupefacente, forse perché si porta dietro ancora più pregiudizio. Può darsi che un tatuaggio sia solo questo – un tatuaggio… un disegno permanente sulla pelle e niente di più. Non capisco perché, ma è come se ci fosse una storia dietro, è più facile da accettare. Invece, se non c’è un altro motivo oltre che il piacere estetico, cambiamo pagina.

È più facile spiegare a qualcuno che il tatuaggio non significa niente? Forse si, forse no. Sicuramente, dobbiamo evitare di indurre il sentimento di colpa a coloro che si sono fatti tatuaggi per ragioni non corrispondenti alle nostre aspettative. Propongo una visione un po’ diversa qui: un tatuaggio può essere un accessorio parte di te. Anche se è solo estetico.

Alla fine, non dimentichiamo che si tratta di una forma d’arte, della combinazione tra tecnica e talento su una tela viva e non abbiamo bisogno di una spiegazione per ammirarlo. Parliamo dell’intimità di quella persona. Io preferisco ammirare un tatuaggio da distanza senza mettere pressione su quella persona affinché me lo spieghi. Mi interessa di più il dove e se quella zona è stata dolorosa.

Come troverò lavoro se mi faccio un tatuaggio?

Un altro problema in ciò che riguarda il tatuaggio è rappresentato dell’insicurezza di trovare lavoro. Pensiamo spesso che i tatuaggi possano essere un criterio di selezione per il quale possiamo essere rifiutati, ma io non sono riuscita mai a capire perché. Non credo che un tatuaggio abbia qualcosa da trasmettere per le competenze professionali di qualcuno o in ciò che riguarda l’educazione e le conoscenze. Il più probabile, quest’insicurezza è nata dall’esempio delle professioni dove i tatuaggi non sono accettati, ma questo non accade per tutti i lavori.

Al contrario, questo mito è crollato per me quando ho trovato un lavoro, dove quasi tutti i miei colleghi avevano almeno un tatuaggio. Chi non ne aveva, non sembrava avere un problema con gli altri. Probabilmente, i tatuaggi a vista ancora non sono visti bene – come durante un’intervista, ma spero che questo pensiero prenda fine il prima possibile.

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Tatuaggi – fonte infinita di miti

Intorno ai tatuaggi si è creata una tela, come una ragnatela. È probabile che qualcuno rinunci al tatuaggio a causa di tutti gli ostacoli.

Oggi, queste idee possono essere facilmente combattute se viste da un angolo obiettivo. Per esempio, le persone temono spesso che i loro tatuaggi si schiariscono col passar del tempo o, peggio, si infettino. Ma non c’è niente da temere se ci informiamo prima. Ci informiamo all’inizio ai saloni, con chi lavora lì ed ha esperienza, così facciamo la migliore scelta, prendendo in considerazione le loro raccomandazioni.

Anche dopo aver finito la sua creazione, l’artista informa il cliente su come curarlo: quale pomata usare, quante volte, per quanto tempo affinché guarisca al più presto possibile. Allora, un tatuaggio fatto da un esperto, curato correttamente (e per molto tempo!) sarà mantenuto in uno stato ottimo, per molto tempo.

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In fine, vedo che, insomma, l’opinione verso i tatuaggi cambia in una direzione positiva. Non penso che devono essere elogiate o che appaiano sui corpi di tutti. Spero solo di arrivare un giorno, ad incontrare sempre più gente che non guarda con stupore i tatuaggi e gente che non chiede spiegazioni. 

Certo che le prospettive saranno diverse, ma tutte hanno in comune il desiderio di trasformare il tuo corpo in qualcosa che ti rappresenti. Sono curiosa se altre persone con tatuaggi si ritrovano in quest’articolo, allora se ti sei confrontato anche tu con i sentimenti descritti più su, mi farebbe piacere vederlo nei commenti!

Fonti:

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